Scriverò un paio di post sulla forza, cos'è, come
si sviluppa e come si mantiene.
Prima di tutto, definiamo la forza in fisica:
F=m·a
Forza =
massa*accelerazione
Come possiamo vedere, la
forza è il prodotto di due fattori: massa ed accelerazione.
Spostandoci dalla fisica
alla fisiologia, la massa (m) corrisponde alla sezione trasversale
del muscolo, grezzamente “quanto è grosso il muscolo”, e
l'accelerazione (a) corrisponde al sistema nervoso (Kenney, Costill &
Wilmore, 2011).
Tutto chiaro fino a qui?
Ok, entriamo un po' più
nello specifico.
I nostri muscoli sono
fatti di fibre e ne esistono tre tipi:
- Tipo I
- Tipo IIa
- Tipo IIb
Le Tipo I sono le nostre
“fibre lente”, chiamate anche “fibre rosse” per via del
considerevole numero di mitocondri che si trovano fra di esse. Queste
fibre hanno un'elevata capacità di resistenza e sono le più
sviluppate negli sport di resistenza.
Le Tipo IIa sono una
specie di ibrido fra le Tipo I e le Tipo IIb. Il loro colore è sul
rosa e condividono le caratteristiche di entrambe le fibre. A seconda
del tipo di allenamento, il corpo è in grado di convertile in fibre
di Tipo I o Tipo IIb.
Le tipo IIb sono le
nostre “fibre veloci”, dette anche “fibre bianche” data la
mancanza di mitocondri. Esse si basano solamente sul sistema
anaerobico e si stancano velocemente. Invece, sono in grado di
contrarsi rapidamente e sono le fibre maggiormente sviluppate negli
sport di forza e potenza.
Mentre mi allenavo in
palestra, sentivo spesso gente dire qualcosa del tipo:”Devo
allenarmi in questo modo perché i miei bicipiti sono composti da
fibre rosse” e così via. A meno che non ci si infili un ago nel
braccio e si estragga un pezzo di muscolo, è impossibile sapere la
percentuale di fibre che compongono il nostro muscolo. Tuttavia, con
il giusto allenamento, è possibile “modellare” le fibre di Tipo
IIa; per esempio, un atleta che corre i 10000m sarà più propenso ad
avere fibre rosse di un sollevatore di peso olimpico. Al di la di
ciò, il numero di fibre lente e veloci è predeterminato dalla
nascita.
Quando invece parliamo
di accelerazione (a), stiamo considerando le unità motorie e il
sistema nervoso centrale.
Le unità motorie sono
composte da un neurone e tutte le fibre muscolari che esso innerva.
Ogni neurone innerva un solo tipo di fibre sebbene possa innervare
più fibre.
Il sistema nervoso
centrale è composto dal cervello e la spina dorsale. Il sistema
nervoso centrale governa l'attivazione delle unità motorie.
(per tutta questa
sezione: Birch, MacLaren & George, 2005)
Ok, per oggi è
abbastanza.
Nel prossimo post
parlerò in che modo il sistema nervoso centrale può influire sulla
forza.
[Parte II]
REFERENZE
Birch,K.,
MacLaren, D. & George, K. (2005). Sport and Exercise
Physiology. Oxford: BIOS Scientific
Kenney,
W., Costill, D., & Wilmore, J. (2011). Physiology
of Sport and Exercise.
Leeds
: Human Kinetics
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